ITALIANO
resistènza s. f. [dal lat. tardo resistentia, der. di resistere «resistere»; il sign. 3 è un calco del fr. résistance]. – 1. L’azione e il fatto di resistere, il modo e i mezzi stessi con cui si attuano.
a. Nel linguaggio milit., e per estens. in quello sportivo, azione di difesa contro il nemico o l’avversario;
b. Nel linguaggio giur. e sociologico, diritto di r., diritto di opporsi, anche con la violenza, a ogni attentato o minaccia recati ai diritti fondamentali e inviolabili dell’uomo da parte del potere costituito;
c. In psicanalisi, ogni forma di opposizione da parte del paziente alla libera manifestazione di sé; quindi, per estens., r. alla psicanalisi, ogni ostacolo che il paziente mette in atto nel trattamento psicanalitico come difesa contro l'emergere di contenuti inconsci vissuti come angosciosi e inaccettabili.
TEDESCO
Il tedesco è una lingua caratterizzata dall'alta espressività, infatti la traduzione di resistenza può essere intesa sotto diverse accezioni.
Resistenza è Ausdauer, che esprime la tenacia e la costanza, per esempio nell'allenarsi.
Widerstand viene usata nell'accezione di opposizione, mentale o fisiche a situazioni avverse, o per rimanere in tema con 1984, a un regime totalitario.
Bestaendigkeit è invece la stabilità e perseveranza, propria delle azioni umane.
In termini più ingegneristici si può poi usare le parole Haerte, Staerke, Festigkeit.
CINESE
a. sforzo contro qualcuno/qualcosa: 抵抗 [dǐkàng]
b. movimento: 抵抗 [dǐkàng], 抗争 [kàngzhēng]
c. di un materiale: 抵抗力 [dǐkànglì]
capacità di resistenza 毅力
resistenza all'acqua 防水
resistenza alla corrosione 不锈性
d. opporre resistenza a qualcuno/qualcosa 抵抗, 抗争.
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