giovedì 13 giugno 2019

SINTESI

Il nostro lavoro nasce dall'intenzione di trovare un nesso profondo tra i vari ambiti in cui può operare il concetto di resistenza.

Gli ambiti di maggior interesse in questo caso sono: la filosofia, l'ingegneria e la letteratura, che in questa relazione è rappresentata da 1984, libro scritto da George Orwell nel 1948.

Durante lo svolgimento del lavoro sono stati identificati dei termini chiave che possono essere messi in relazione con il termine resistenza.

Alcuni di questi, ad esempio azione e reazione, sono più adeguati se usati in relazione all'ambito ingegneristico, per descrivere le sollecitazioni a cui un sistema può essere sottoposto da parte dell'ambiente esterno, o le limitazioni ad alcune libertà cinematiche, e le relative reazioni da parte del sistema stesso.

I termini vincolo e forza sono associabili invece all'ambito filosofico, per descrivere quella resistenza che un individuo oppone al riemergere di ricordi che il suo subconscio aveva identificato come spiacevoli e per questo motivo, rimosso.

Più letterari invece, sono i termini moto e libertà, che possono essere associate al testo preso in esame. Libertà e moto, all'interno di uno stato totalitario possono essere definiti come aberrazione, infatti la società dominata dal grande fratello è una società immobile, senza slanci. La resistenza infatti si ripropone ciclicamente nella storia sotto forma di ribellioni e moti rivoluzionari. Uno stato in grado di sopprimere così brillantemente questi istinti può infatti definirsi la forma per eccellenza di uno stato totalitario.

Resistenza elettrica

Un conduttore percorso da una corrente elettrica oppone una resistenza al flusso di cariche che lo attraversa: va appunto sotto il nome di resistenza (elettrica) la grandezza che misura il rapporto tra differenza di potenziale applicata agli estremi del conduttore e l’intensità di corrente elettrica che scorre al suo interno.


mercoledì 12 giugno 2019

La fenomenologia del temine "resistenza" in 1984 (parte 1)

Il termine "Resistenza" in 1984, è sempre usato in maniera calcolata e consapevole.
E' una parola che appare solo sette volte nell'intero testo, una cifra irrisoria, se confrontata con il tema del racconto.
Avendo come tema principale l'oppressione e la tentata ribellione, ci si aspetterebbe che il termine sia ripetuto con maggiore frequenza mentre, proprio per evitare un'inflazione del suo significato, il suo uso è controllato.

Le prime tre volte che la parola "Resistenza" fa la sua apparizione, è nel contesto della sfera sessuale.
Questo è espressione di intimità e libertà vitale, empatia, conoscenza del prossimo e amore; tutti valori che il Grande Fratello vuole distruggere.
Ciò viene chiarito dalla prima apparizione del termine. Wiston scrivendo il suo diario racconta dell'esperienza di matrimonio avuta con Katherine usando il termine per descrivere il comportamento della donna nell'intimità della coppia.
Katherine è perfettamente plasmata dall'ideologia del Partito, e ripugna l'atto sessuale. 
I dettami del Grande Fratello sono insinuati nella psiche dei suoi sudditi, tanto da arrivare a inibire gli istinti primari degli uomini, tanto da renderli pari a un delitto.
L'unica reazione di cui è capace il suddito del Grande Fratello è la sottomissione, l'opposto della resistenza

1984 - scena tratta dal film diretto da Michael Radford

La fenomenologia del temine "resistenza" in 1984 (parte 2)

La seconda e la terza volta che il termine viene usato, il contesto è l'intimità tra Winston e Julia.
Ovviamente questi due casi vengono messi subito in netta contrapposizione col primo uso della parola: qui la figura femminile è in netto contrasto col Partito, è libera, viva e non ripugna l'intimità.

 Le due donne sono una l'inverso dell'altra, ma superficialmente fanno la stessa cosa: non oppongono resistenza. Infatti anche Julia sembra non prendere iniziativa, ma il suo comportamento è sostanzialmente diverso: la giovane non si sottomette per rassegnazione, ma si abbandona con naturalezza.

In conclusione, inizialmente abbiamo avuto la dimostrazione della gravità della situazione e di quanto il Grande Fratello si sia annidato nella vita delle persone fino a raggiungerne l'intimità. Successivamente abbiamo la dimostrazione che l'amore e la naturalezza sono ancora vive e possibili.  Sembra che ciò voglia lasciar speranza per il futuro della vicenda, ma forse è solo la costruzione di un'aspettativa da distruggere in seguito, per enfatizzare la drammaticità del racconto.

La fenomenologia del temine "resistenza" in 1984 (parte 3)

Il termine 'resistenza' appare per la quarta volta quando viene portato via il compagno di cella di Winston. Da qui in poi nessun partner lo accompagnerà e il protagonista rimarrà completamente solo.
 Dopo questa vicenda, il termine "Resistenza" riappare quando, durante le torture subite dalle guardie, le voci a lui rivolte fiaccano le sue difese rendendolo inerme di fronte a qualsiasi violenza, fisica e psicologica. Da questo momento in poi Wiston inizia a dare le risposte che i suoi oppressori si aspettano da lui, confessando crimini mai commessi per far cessare le disumane torture.

 L'apparizione successiva del termine si trova nel momento in cui viene spiegato come si sia evoluto il Partito negli anni. Inizialmente eliminava direttamente i dissidenti, ma con ciò lasciava spazio alla creazione di miti sui martiri della ribellione. Ora, invece, l'azione coercitiva del Partito mira ad annichilire qualsiasi resistenza trasformando i ribelli in meschini esseri umani completamente inoffensivi.
 L'ultima apparizione di "Resistenza" la troviamo quando questa azione annullatrice viene applicata proprio su Wiston.
In quella situazione egli sentiva di: "[...] Nuotare contro una corrente che vi spingeva all'indietro a dispetto degli sforzi più disperati, dopodiché decidevate all'improvviso di girarvi e, invece di opporre resistenza, di abbandonarvi a essa".
Ed ecco che alla fine anche l'animo ribelle del protagonista viene completamente sconfitto e umiliato, da una società che non poteva ammettere la benché minima forma di resistenza, al fine di garantire la propria esistenza e la propria vittoria, che contraddittoriamente deriva dalla sconfitta della libertà altrui.

domenica 9 giugno 2019

1984 e i Simpsons



"La paura fa novanta" (Treehouse of Horror), è una serie di episodi speciali de I Simpson (Matt Groening) che ricorrono in ogni stagione (tranne la prima) in occasione della festa di Halloween, il 31 ottobre. Questi episodi sono divisi in tre corti le cui trame non seguono il canone originale della serie. Negli episodi, infatti i protagonisti del cartone sono coinvolti in situazioni il cui genere va dall'horror, alla fantascienza, al soprannaturale; spesso questi brevi episodi nascono come parodia di film appartenenti a questi generi.

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Il celebre libro "1984" di George Orwell viene ripreso nel quinto episodio della serie, considerato quello con più sangue e violenza, nella seconda parte, "Time and Punishiment".
A causa di un guasto al tostapane e nel tentativo di ripararlo, Homer viaggia nel tempo fino all'era dei dinosauri. Incidentalmente schiaccia una zanzara, alterandone il futuro. Infatti, tornando indietro nel tempo, troverà una realtà in cui Ned Flanders, suo odiato vicino, è diventato il padrone indiscusso del mondo con tecniche di coercizione alla 1984.

sabato 8 giugno 2019

George Orwell e la libertà scomoda



La libertà è un peso gravoso, un fardello molesto e ostico, troppo ingombrante per portarlo sulle spalle, ancor più scomodo per la coscienza. Il pensiero è padre della libertà e il pensiero, nella civiltà di 1984, viene soppresso in ogni possibile modo.




I personaggi narrati da Orwell sono privi della facoltà tracotante e meravigliosa della ribellione, e al contrario, sono schiavi dei dettami insensati di un società soggiogata dalla bruta tirannia di un governo che vuole inibire totalmente la capacità di riflettere, ipnotizzando tutti i cervelli pensanti. La libertà in 1984 è sacrilega, blasfema, esecrabile.

Così George Orwell, nel suo capolavoro “1984”, disegna il ritratto di una società completamente sottomessa, in cui il terreno è fin troppo arido per far germogliare il fiore della rivoluzione.

Edifici Antisismici, una resistenza vitale






Tutte le strutture, dagli edifici ai grattacieli, dai ponti alle grandi coperture, dagli aerei alle navi ecc., sono sempre o tese (soggette a trazione), o compresse (soggette a compressione), oppure sottoposte ad una combinazione delle due. La trazione, allunga alcuni elementi o parti strutturali, e la compressione, accorcia altri elementi o parti strutturali, cioè i carichi “sollecitano” la struttura e questa subisce una “deformazione”.
La resistenza meccanica dipende da innumerevoli fattori quali: qualità dei materiali, condizione di fabbricazione e conservazione, rapidità di applicazione, durata ed eventuale ripetizione del carico, condizioni climatiche.


Le "libere associazioni", ovvero come combattere la resistenza

Sigmund Freud - Psicanalista

Scopo della psicanalisi secondo Freud è quello di diminuire la forza delle resistenze e permettere all’Io di tornare in possesso del materiale rimosso, in modo da porre termine alla sua funzione patogena.
Una delle tecniche analitiche usate dallo psicanalista è quella delle libere associazioni: ai pazienti viene imposto di riferire tutto ciò che passa nella testa, ovvero di esplicitare tutte le percezioni interiori ovvero sentimenti, pensieri, ricordi e di riferirli esattamente come vengono senza  scegliere o escludere nulla. Ciò faciliterebbe il ritorno dell’inconscio rimosso, la rielaborazione e la presa di coscienza. Nonostante le suddette raccomandazioni, si ottiene quasi sempre che è proprio su questo ‘flusso’ di pensieri su cui la resistenza si accanisce maggiormente.


















mercoledì 5 giugno 2019

Big brother is watching you



1984 è il racconto del clamoroso e distopico trionfo della forma per eccellenza di un regime totalitario. Un regime totalitario che piega i suoi abitanti sotto una morsa che essi stessi faticano a comprendere.

Il Grande Fratello uniforma la lingua e cancella ogni possibile alternativa e ogni possibile ricostruzione di essa attraverso la storia, perché anche questa viene modificata e piegata agli scopi del regime secondo lo slogan: 
“chi controlla il passato, controlla il futuro: chi controlla il presente controlla il passato”. 

Lo scopo del Grande Fratello è quello di sopprimere gli istinti primari, quali pulsioni sessuali e appetito, al fine di poter meglio controllare le menti degli abitanti di Oceania.

Se la reazione iniziale dei protagonisti nei confronti del regime è meramente passivo, una presa di coscienza graduale porta Julia e Winston a comprendere le perverse dinamiche del regime.


La loro resistenza si rivelerà però ben presto sterile in quanto contrastata da un regime previdente.








Freud e la resistenza



Nell'Introduzione alla psicanalisi la resistenza viene intesa come una qualunque forma di opposizione, che viene utilizzata dall’analizzando per impedire l’accesso ai propri contenuti inconsci, che provocano l'insorgere di stati nevrotici.

Difatti per dirla con le parole di Freud, la resistenza è:

L’indice infallibile dell’esistenza del conflitto. Deve esserci una forza che tenta di esprimere qualcosa ed un’altra che si rifiuta di consentire questa espressione.” [1]

Si potrebbe dunque dire che la resistenza rappresenta la forza di inerzia della rimozione, cioè quella forza che impedisce il ritorno del rimosso, impedendo al paziente di prendere coscienza di quell’esperienze passate rimosse che causano il suo stato nevrotico, impedendo la sua guarigione.



[1] Freud, Introduzione alla psicanalisi.

martedì 4 giugno 2019

Resilienza e Pendolo di Charpy

In ingegneria, la resilienza è la capacità di un materiale di resistere a forze dinamiche, ovvero ad urti, fino a rottura, assorbendo energia con deformazioni elastiche e plastiche. Questa definizione di resilienza coincide con quella che in letteratura tecnica inglese viene chiamata impact toughness o impact strength.
La prova di resilienza Charpy è una prova di laboratorio utile a misurare la resilienza di un materiale. Essa consiste nel misurare l’energia necessaria per rompere, con un unico colpo, una provetta di sezione S del materiale in esame. Il Pendolo di Charpy consiste in una pesante mazza vincolata ad un’estremità, mentre l’altra estremità libera viene innalzata ad una certa altezza H e lasciata cadere per gravità. Lungo la sua traiettoria, la mazza si scontra con una provetta, la rompe e risale nuovamente fino ad una determinata altezza H' inferiore a quella di partenza. Grazie a questa prova è possibile misurare l’angolo di risalita del pendolo dopo l’impatto. La differenza tra l’angolo di sgancio (partenza) e l’angolo di risalita (arrivo) è proporzionale all’energia assorbita dal provino durante l’urto, a meno di attriti.

lunedì 3 giugno 2019

Osso del Gigante

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"[...] chi volesse mantener in un vastissimo gigante le proporzioni che hanno le membra in un uomo ordinario, bisognerebbe o trovar materia molto più dura e resistente, per formarne l’ossa, o vero ammettere che la robustezza sua fusse a proporzione assai più fiacca che negli uomini di statura mediocre; altrimente, crescendogli a smisurata altezza, si vedrebbono dal proprio peso opprimere e cadere. [...]"
(G.Galilei, Discorsi e dimostrazioni intorno a due nuove scienze attinenti alla mecanica ed i movimenti locali)

Così scriveva Galileo, al fine di dimostrare come anche in natura sono presenti delle proporzioni bene precise, che devono essere rispettate. Infatti se esistesse un gigante con le ossa di un uomo normale, queste non riuscirebbero a reggerne il peso e si spezzerebbero.

sabato 1 giugno 2019

La resistenza negli emblemi di Saavedra

SUB CLYPEO


Symbolum XCVIII., Sub clypeo (c. 3M3v : p. 690 ; mm 156 x 128)


 Qui è raffigurata, attraverso un ramo d'ulivo, la pace protetta da uno scudo. La pace è un sottile compromesso, che può essere ottenuta delimitandola entro limiti privi dei contrasti di cui è saturo il mondo esterno. 
  Lo status quo ottenuto all'interno dei confini è una sorta di compromesso che oppone costante resistenza nei confronti del sistema complessivo, il quale tenta di ritornare nella situazione di partenza, là dove i contrasti sono sparsi omogeneamente. Alla luce di ciò la pace è precaria, e va difesa: posta sotto uno scudo.


LABOR OMNIA VINCIT


Symbolum LXXI., Labor omnia vincit (c. 2X4v : p. 524 ; mm 157 x 125)


Il lavoro è fatto per ottenere un risultato, soprattutto se fatto per vincere su qualcuno. I concetti di "ottenere" o "sopraffare", implicano che ci sia una condizione che dev'essere superata, poiché si oppone al raggiungimento dell'obiettivo. Questa condizione avversa contrasta l'azione esercitata e diventa il motivo stesso del lavoro e della fatica.
  In questa immagine viene spiegato come la persistenza di lavoro, fatica e impegno possano vincere su qualsiasi condizione avversa, in quanto trovano nella loro unione una resistenza maggiore a quella dell'ambiente.

REGIT ET CORREGIT

Symbolum XXI., Regit et corrigit (c. M1r : p. 133 ; mm 156 x 122)

Il morso del cavallo, che regge il cavaliere e doma l'animale, è un equilibrio basato sul contrasto di due forze opposte, che si intende perciò come un gioco di resistenze.

La resistenza attraverso le immagini

Le diverse sfaccettature della resistenza:

La resistenza elettrica.


La resistenza partigiana.

La resistenza fisica di un atleta allo sforzo.

La Resistenza italiana cantata da Guccini

La Resistenza italiana si sviluppa solo a partire dall'estate 1943, dopo il crollo del fascismo e la stipula dell'armistizio con gli anglo-americani. 
Le forze politiche antifasciste danno vita, già il 9 settembre 1943, al Comitato di Liberazione Nazionale (CLN).
Innumerevoli sono le canzoni che ricordano ed evocano quel capitolo della storia italiana, quando gli abitanti di una nazione vessata della guerra si sono rivoltati alla dominazione nazifascista.
Particolarmente evocativa è la canzone di Guccini, Quel giorno d'Aprile: 


"E l'Italia è una donna che balla sui tetti di Roma
nell'amara dolcezza dei film dove canta la vita
ed un papa si affaccia e accarezza i bambini e la luna
mentre l'anima dorme davanti a una scatola vuota."

In cui conferisce una nota amara a ciò che è rimasto dell'Italia dopo la liberazione, avvenuta il 25 aprile, che non solo deve ricostruirsi essendo diventata: "scatola vuota", ma anche risvegliare la propria anima, addormentata di fronte alle angherie di una guerra atroce.