mercoledì 12 giugno 2019

La fenomenologia del temine "resistenza" in 1984 (parte 1)

Il termine "Resistenza" in 1984, è sempre usato in maniera calcolata e consapevole.
E' una parola che appare solo sette volte nell'intero testo, una cifra irrisoria, se confrontata con il tema del racconto.
Avendo come tema principale l'oppressione e la tentata ribellione, ci si aspetterebbe che il termine sia ripetuto con maggiore frequenza mentre, proprio per evitare un'inflazione del suo significato, il suo uso è controllato.

Le prime tre volte che la parola "Resistenza" fa la sua apparizione, è nel contesto della sfera sessuale.
Questo è espressione di intimità e libertà vitale, empatia, conoscenza del prossimo e amore; tutti valori che il Grande Fratello vuole distruggere.
Ciò viene chiarito dalla prima apparizione del termine. Wiston scrivendo il suo diario racconta dell'esperienza di matrimonio avuta con Katherine usando il termine per descrivere il comportamento della donna nell'intimità della coppia.
Katherine è perfettamente plasmata dall'ideologia del Partito, e ripugna l'atto sessuale. 
I dettami del Grande Fratello sono insinuati nella psiche dei suoi sudditi, tanto da arrivare a inibire gli istinti primari degli uomini, tanto da renderli pari a un delitto.
L'unica reazione di cui è capace il suddito del Grande Fratello è la sottomissione, l'opposto della resistenza

1984 - scena tratta dal film diretto da Michael Radford

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