Nell'Introduzione alla psicanalisi la resistenza viene
intesa come una qualunque forma di opposizione, che viene utilizzata dall’analizzando per
impedire l’accesso ai propri contenuti inconsci, che provocano l'insorgere di stati nevrotici.
Difatti per dirla con le parole di Freud, la resistenza è:
“L’indice
infallibile dell’esistenza del conflitto. Deve esserci una forza che tenta
di esprimere qualcosa ed un’altra che si rifiuta di consentire questa
espressione.” [1]
Si potrebbe dunque dire
che la resistenza rappresenta la forza di inerzia della rimozione, cioè quella
forza che impedisce il ritorno del rimosso, impedendo al paziente di prendere
coscienza di quell’esperienze passate rimosse che causano il suo stato
nevrotico, impedendo la sua guarigione.
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